mercoledì 27 giugno 2012

I crucchi - Europei 4

In un modo che ha sinceramente stupito tutti i tifosi incollati alla tv - tricolore, Raiuno, Peroni, divano - la Nazionale ha battutto l'Inghilterra. C'è da dire che i tre leoni in campo non si sono visti assolutamente, manco per sbaglio. Di conseguenza gli azzurri hanno fatto il 68% di possesso palla ed una cosa come una trentina di tiri in porta. Gol? Manco a parlarne. In 120 minuti. E va bene che gli inglesi si son chiusi come delle vergini, ma un gol, un gol lo devi fare. Sennò poi rischi.
Quindi ci sono voluti i rigori, che questa volta c'hanno detto bene. Balotelli ha perfino accennato ad un'esultanza quando ha segnato il suo. Hart, il portiere inglese, è un terribile coglionazzo (lo avrete dedotto dalla improbabile capigliatura, che da noi andava di moda nel 19993) e Pirlo lo ha irriso ed umiliato in mondovisione con un beffardo cucchiaio. Straordinario.
Così, senza neanche tanta consapevolezza nei propri mezzi, tra la meraviglia e l'invidia della stampa internazionale, questa Nazionale, su cui onestamente non avremmo puntato 'na lira, si ritrova alle semifinali di questo benedetto Europeo.
Adesso viene il bello. Ed io qui vi volevo.
Adesso c'è la Germania. I tedeschi. I crucchi. I panzer. I crauti. Kartoffeln. Che in combinazione con il gran caldo mi rovinano il sonno ogni santa notte che precede la partita. 
In effetti sono forti, fortissimi.La selezione tedesca è una rappresentativa ben allestita per vincere questa competizione. Son giovani, aitanti, corrono come dei centometristi, sono tecnici e multietnici.
Klose è di padre polacco, proprio come il nostro Caruso Pascoski. Podolski pure.
Kedira ha origini tunisine.
Boateng, ganesi.
Ozil, turche.
Gomez è palesemente spagnolo.
Senza dubbio la Germania ha fatto del multiculturalismo e dell'integrazione la propria forza.
Invece qui c'è ancora qualche anziano che davanti al caffè, col giornale in mano, ti chiede se Balotelli, con quella carnagione, sia italiano.
"Giovanò, ma sei sicuro? Quello pare un bissino."
"No, maestro, quale Abissinia. Quello è nato a Palermo. I genitori sono ganesi."
Ora, però, avrete ben capito che il Subbuteo non è manco nominato in questo post, e che oltre al riassunto delle puntate precedenti, al cucchiaio, all'elogio della Germania multietnica, non è che avessi tanto da dire. Ed avete ragione, devo ammetterlo. Ma lo faccio per me.
Questo post è una semplice questione di scaramanzia. visti i buoni risultati ottenuti con i post in cui si parlava di Irlanda ed Inghilterra, mi sono imposto di scrivere questa mia per adempiere un rito.
Per esorcizzare la paura. Sportiva.
Magari dalle mie parti la parola i tedeschi non terrorizza la gente come al nord (Italia ed Europa), dove suscita automaticamente timori e reazioni ancestrali. E' vero che sono passati quasi 80 anni e che Hitler, Goebbels, Himmler e Mengele sono certamente morti. E' vero che intere generazioni di crucchi hanno fatto di tutto per dimenticare e farsi perdonare, sebbene per quanto mi riguardi possano tranquillamente continuare a convivere col senso di colpa.
Però, la Polonia mica l'abbiamo invasa noi.
Noi non abbiamo mai preteso di trasformare gli ebrei in sapone.
Meritiamo di passare il turno, di andare in finale, al di là di ciò che succede in campo.
Per una semplice questione: la memoria.

2 commenti:

  1. Grazie !
    http://www.balkan-crew.blogspot.it/2012/10/ce-vittoria-e-vittoria.html

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  2. Grazie a te! Per me è un onore veder pubblicato un mio post su un sito che è nella mia lista dei preferiti!

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